Una struttura estetica e funzionale con copertura in acciaio perforata tipo Frequence® protegge il parco archeologico El Molinete

Una nuova struttura del tetto, funzionale ma estetica, protegge le rovine romane nel parco archeologico di El Molinete a Cartagena, Spagna sudorientale. La sua leggerezza e trasparenza, ottenuta grazie all'utilizzo di lastre in acciaio perforate di Frequence®, creano un vivace dialogo con i diversi stili architettonici di questa città storica.

Informazioni dettagliate

Un element vibrante in un contest archeologico

Il progetto architettonico sostanzialmente consiste nel proteggere con una nuova copertura i resti archeologici della città romana di Cartagena, e arricchire il parco Molinete con una passerella pedonale per offrire ai visitatori un percorso sicuro attraverso il parco con una buona visuale sulle rovine. Il parco archeologico Molinete comprende i bagni romani, una palestra e una casa, che ancora rimandano alla storia antica della città portuale di Carthgo Nova, così come essa era chiamata dal 200 a.C. circa al 435 d.C., quando ha giocato un importante ruolo nell’Impero Romano.

La nuova copertura è senza dubbio un altro elemento di spicco nel panorama urbano di Cartagena, che ha anche la missione di rendere compatibili e unitari i diversi stili architettonici, creando una zona vibrante e riconoscibile.

Protezione e trasparenza tutto in uno

Il progetto unisce le rovine infatti in uno spazio, permettendo al contempo una percezione unica dell’intero sito, che è frammentata solo verso l’esterno al fine di rispondere adeguatamente al contesto urbano che lo circonda: da una parte la città, dall’altra il parco delle Molinete. Dal punto di vista pedonale, l’elemento può essere percepito solo in parte, ma da lontano, dall’alto della collina Molinete, e l’intero progetto appare come un’unità, evidenziandone le dimensioni e la forma particolare.

Inoltre, la copertura crea una nuova facciata urbana, che perimetra le rovine nella parte est e le nasconde attraverso una struttura metallica ripiegata.

L'obiettivo principale era di presentare le rovine romane rispettandole, grazie all'ampio interasse della struttura del tetto, che richiede un certo numero di supporti verticali.

Il fatto che fosse impossibile costruire un supporto sul fronte nord a causa della vicina strada romana, ha fatto sì che la maggioranza delle colonne fossero concentrate nel resto del perimetro del lotto, includendone solo tre all’interno. La divisione delle colonne in gruppi dal diametro inferiore le rendono più leggere e snelle.

La copertura contribuisce alla sensazione di leggerezza, ed è concepita come un elemento che permette la penetrazione della luce, essendo realizzata con elementi che ne assicurano la tenuta all’acqua (policarbonato) e altri materiali che filtrano la luce, garantendo una omogeneità visiva dall’esterno (lamiere metalliche perforate).

L’illuminazione notturna contribuisce all’aspetto leggero dell’intera struttura di copertura, così come succede per gli altri elementi del progetto:

- la passerella pedonale è un elemento leggero che rimane appeso dalla copertura da una parte, mentre dall’altra si appoggia su un muro che delimita il parco archeologico. Concepita come una scatola di vetro, essa permetta la vista delle rovine da una altezza di tre metri ed è accessibile anche ai disabili. La biglietteria è integrata nel perimetro originale e si innalza al di fuori della struttura ripiegata su sè stessa. Essa contiene tutte le installazioni del parco.

L'acciaio per la copertura

ArcelorMittal ha fornito le lamiere perforate d’acciaio per la realizzazione dell’involucro della struttura tubulare di copertura: un totale di 5.500 mq di Frequence 14.18C con trattamento superficiale in Aluzinc da 0,6 mm, forate (N12) e verniciate.

A causa della interessante geometria della copertura e le sue numerose diverse inclinazioni, l’assemblaggio è stato molto complesso.

Questo progetto, culturalmente molto importante, è un ottimo esempio di come si possa realizzare una architettura spettacolare con un prodotto semplice quale una lamiera metallica ondulata.

Testo: AMANN, CANOVAS MARURI & Constructalia

Informazioni di progetto

  • Cartagena
  • Spagna
  • Architetto:
    Aman, Canovas Maruri arquitectos, Atxu Amann, Andrés Canovas y Nicolás Maruri (Project Managers)
  • Sett. 2010 - Nov. 2011
  • Committente:
    Cartagena Puerto de Culturas
  • Studio di ingegneria:
    Jose Cerezo Ingeniería
  • Assemblaggio:
    Taller de Construcción TMR
  • Fotografo:
    ©David Frutos