Casa B: una struttura leggera in acciaio per un progetto di residenza individuale sostenibile e moderno

Concezione ecologica: struttura leggera, rivestimento efficace dal punto di vista energetico, organizzazione razionale degli spazi. Vantaggi:  Prefabbricazione e rapidità di costruzione. Casa B è un esempio di residenza moderna disegnata da un architetto con consumi energetici molto bassi e costruita a un costo molto competitivo.

Informazioni dettagliate

Realizzata per una famiglia di quattro persone – una coppia con due bambini –, la «casa B» è il risultato di un lavoro preciso sulla corretta ubicazione e della scelta di un sistema edilizio leggero che associa a una struttura in profilati leggeri in acciaio ad alto limite di elasticità (HLE), diversi materiali d’isolamento, di tamponamento e di rivestimento. L’insieme di questi materiali permette di raggiungere un ottimo rendimento energetico, ottenendo cioè una casa tipo a basso consumo e a un costo molto competitivo.

Come precisa l’architetto: «La casa è in fase di certificazione da parte di Promotelec e dovrebbe ottenere una certificazione BBC-Effinergie». Sin dalla sua concezione, la casa era stata inserita in un progetto lanciato dall’Agenzia ambientale e per la gestione elettrica (Ademe) e dalla regione Languedoc-Roussillon. Essa è equipaggiata con strumenti appositi di misurazione per valutare nel tempo i rendimenti termici e energetici.



Design bioclimatico

La casa B è situata a Saint-Gély-du-Fesc, un comune ubicato a una decina di chilometri a nord-ovest di Montpellier. Al fine di trarre vantaggio dal clima e per gestirne gli effetti meno confortevoli, l’architetto ha optato per un’architettura bioclimatica, giocando sulla disposizione dei volumi, sulle aperture e sull’orientamento delle stanze. Tale concezione si accompagna ad una scelta di materiali edilizi altamente performanti. La posa sul tetto di pannelli solari termici per la produzione di acqua calda completa i dispositivi scelti per ridurre il consumo di energie fossili.



Partendo da una superficie complessiva netta di 205 mq di cui 170 mq abitabili, la casa è costruita sulla parte alta di un terreno di 900 mq, leggermente in pendenza, con la facciata principale esposta a sud. La parte abitativa è composta da un volume principale che al piano terra risulta perpendicolare al terreno in pendenza. Tale spazio comprende due camere da letto con bagno e le parti comuni. Tutte le stanze accedono direttamente a un’ampia terrazza che corre lungo tutto il perimetro sud della casa. Al primo piano, la camera dei genitori, il bagno e uno studio posizionato sul mezzanino vicino all’ingresso, costituiscono un secondo volume. Di dimensioni più piccole, esso è disposto perpendicolarmente rispetto al primo e sporge con uno sbalzo di 2,40 metri sul lato sud. Al piano terra, un terzo volume contiene il garage; esso presenta un angolo retto rispetto alla casa a livello dell’ingresso principale sulla facciata nord.

Gioco d’ombre e di luci

Le camere e gli spazi di vita collettiva sono orientati a sud mentre le zone notte sono a nord. Al piano terra, il salone, la sala da pranzo e la cucina costituiscono un ambiente unico con spazi differenziati grazie al loro susseguirsi e alla loro illuminazione naturale. La zona del soggiorno è chiusa da due grandi porte-finestre che danno sulla facciata sud-ovest, insieme alla cucina che si apre interamente sulla terrazza mediante una vetrata larga 6 metri. La cucina e il suo prolungamento sul terrazzo sono protetti dal sole estivo grazie allo sbalzo del primo piano che inquadra così il paesaggio: un ambiente ideale per la preparazione dei pasti. Davanti ad ogni apertura, sono inserite ante scorrevoli a lame orientabili che preservano gli ambienti da un sole troppo diretto. Grazie alle aperture presenti sulle quattro facciate, l’aerazione avviene in modo naturale – e si associa alla ventilazione meccanica obbligatoria –contribuendo al comfort della casa.



Una struttura ibrida efficace


La scelta di una struttura in acciaio realizzata grazie ai sistemi costruttivi Styltech® si accorda all’architettura della casa e alla sua economia. Realizzata con profili sottili in acciaio zincato HLE «multibeam» la cui anima ne aumenta la rigidità, questa struttura è costruita su fondamenta in cemento più leggere rispetto a quelle proposte in una soluzione tradizionale.


I profilati sono posati secondo una griglia dall’interasse standard di 60 centimetri, che corrisponde alle dimensioni degli altri elementi di costruzione utilizzati per il rivestimento interno ed esterno dei muri come dei pannelli di ripartizione. Tra due pilastri portanti, le distanze raggiungono anche i 7 metri. L’adeguamento tra la trama strutturale e le dimensioni dei pannelli di rivestimento permette di fissare questi ultimi direttamente sulla struttura senza che sia necessaria un’ossatura secondaria. La zincatura dell’acciaio protegge gli elementi dalla corrosione mentre il fissaggio di pannelli in cartongesso alla struttura metallica garantisce la protezione necessaria.

Internamente, i pannelli in cartongesso sono fissati per mezzo di viti ai montanti metallici tra i quali è stata inserita della lana minerale quale isolamento. Esternamente, il rivestimento ricopre l’isolamento che è fissato a pannelli di OSB (Oriented Strand Board o pannelli a fibre orientate), direttamente fissati per mezzo di viti sui profilati. L’isolamento realizzato all’esterno della struttura permette di evitare i ponti termici e quindi di garantire un rendimento energetico migliore all’intera struttura. Inoltre, le reti impiantistiche e di servizio sono inserite nei muri e nei soffitti.


«Questo modello strutturale mi ha permesso di lavorare sul rivestimento in modo molto libero. In questo modo, infatti, possiedo una ricchezza di espressione maggiore rispetto ad una soluzione edilizia tradizionale» afferma l’architetto. Secondo questo ragionamento, egli ha scelto di valorizzare il volume del primo piano con un rivestimento in legno di red cedar posato a vista che fa contrasto con l’intonaco delle facciate del piano terra.



I profilati strutturali sono assemblati principalmente per mezzo di viti auto-perforanti e con bulloni quando le esigenze in termini di resistenza e di stabilità aumentano. A livello della grande vetrata della cucina ad esempio, l’interruzione della trama strutturale lungo i 6 metri e il volume a sbalzo che sormonta implicano dei carichi incidenti maggiori. Tra l’altro, una parte del tetto è in reticolato verde mentre le tettoie sopra alla camera dei bambini e al garage è costituita da lamiere portanti che possono sostenere eventuali future estensioni. Affinchè ciò sia fattibile, si necessita di una resistenza specifica tenuta in considerazione sin dalla concezione euristica del progetto. Per questo motivo, le travi di pavimentazione e quelle della copertura e alcuni elementi verticali sono realizzati con doppi profilati e un pilastro intermedio dalla sezione tubolare – unica testimonianza visibile della struttura in acciaio – che completano il sistema.

Un procedimento industrializzato, un costo contenuto per un’architettura in economia

L’insieme degli elementi costruttivi è costituito da prodotti frutto di procedimenti industriali standard. Ciò rappresenta sia un risparmio di tempo per la costruzione, sia un contenimento dei costi.



La concezione digitale e informatizzata della struttura permette di gestire l’insieme degli elementi ancor prima che il cantiere abbia inizio e ciò aumenta l’affidabilità e la qualità del lavoro. In questo senso, i profilati sono prefabbricati e consegnati direttamente sul sito con le istruzioni di montaggio. Data la leggerezza dei vari elementi e la facilità degli assemblaggi, le operazioni sono realizzate manualmente – non richiedendo pertanto l’utilizzo di apparecchi di sollevamento ingombranti – da un ridotto numero di operai – fino a un massimo di cinque nello specifico per questa casa – in tempi brevissimi. Negli otto mesi di cantiere, il montaggio completo della struttura ha richiesto meno di un mese.



Infine, da un punto di vista ambientale, questo tipo di cantiere realizzato a secco – tranne per quanto riguarda le fondamenta in cemento – disturba poco il vicinato, produce pochi rifiuti da smaltire e si traduce in condizioni di lavoro relativamente confortevoli per gli operai. E l’acciaio è un materiale riciclabile al 100%,  all’infinito.

Realizzata partendo da elementi standard, la casa è frutto di un’architettura originale che gioca con i volumi e le sue generose aperture, che le permettono di approfittare piacevolmente del sole e della luce naturale.


Testo: Eve Jouannais

Informazioni di progetto

  • Saint-Gély-du-Fesc 34
  • Francia
  • Architetto: 
    Frédéric Jauvion
  • Agosto 2009
  • Committente: 
    Privato
  • Consultation:
    Icofluides thermique
  • Contractor: 
    Pro Eco Bat generale ; Profil du Futur struttura in acciaio
  • Fotografo:
    ©Frédéric Jauvion