Un muro di palancole AZ di ArcelorMittal per la costruzione del porto ad acque profonde di Marsden Point

3.000 tonnellate di palancole dalla fabbrica di ArcelorMittal in Lussemburgo sono state spedite dall'altra parte del mondo per formare le pareti delle mura del porto più profondo e moderno della Nuova Zelanda a Marsden Point. La costruzione del porto d'acqua profonda era necessaria a causa del continuo aumento del traffico. Una analisi geologica approfondita ha portato ad un'ottimizzazione di progettazione utilizzando una parete di palancole AZ più efficiente a livello di costi rispetto alla parete combinata combinata HZ / AZ originariamente progettata.

Informazioni dettagliate

Un porto di acque profonde - la risposta alla crescente esportazione di prodotti forestali della Nuova Zelanda

Marsden Point si trova sulla costa nord-orientale dell'isola del Nord della Nuova Zelanda. Qui è dove è stato costruito il porto più moderno e più profondo del paese. Offrendo un accesso permanente alle navi e garantendo un continuo aumento del traffico, il porto è senza dubbio un fattore chiave nello sviluppo dell'economia della Nuova Zelanda.

L’idea di costruire un nuovo porto in questa regione risale a parecchi decenni fa : la Northland Port Corporation, che opera nel vicino porto di Whangarei, aveva acquistato la zona negli anni 60, in un’epoca in cui la silvicultura neo-zelandese era ancora agli albori. Il passare del tempo, ha consentito la maturazione di circa 190000 ettari di foreste di pini determinando una continua crescita delle esportazioni da Whangarei. Le simulazioni per il periodo 2000-2004 prevedevano il quadruplicarsi delle esportazioni. Il porto di Whangarei non era attrezzato per far fronte a questa crescita. 

Le sue strutture, infatti, non erano progettate per sopportare le pesanti installazioni necessarie alla moderna movimentazione dei carichi. I tiranti d’acqua, inoltre, non consentivano l’approdo delle moderne navi se non al prezzo di continui dragaggi che, stavano esaurendo tutti gli spazi dedicati allo stoccaggio del materiale.

Northport, joint venture formata tra la Northland Port Corporation e il Porto di Tauranga, si è associata alla Carter Holt Harvey, la più grande compagnia di prodotti forestali d’Australia, per la gestione della movimentazione a terra nel nuovo porto. Avendo la CHH realizzato nei ditorni una importante fabbrica destinata alla produzione di legname grezzo da esportazione, si era anche impegnata a spedire un milione di tonnellate di legno e di prodotti derivati durante i primi cinque anni di operatività del nuovo porto. La varietà di merci da esportazione gestite dal porto si è, nel tempo, continuamente espansa, consentendo di raggiungere nel 2005 un volume annuale di carico di 2,8 milioni di tonnellate.

Condizioni geologiche e la soluzione appropriata per la progettazione di palancole

Negli anni 70 furono condotti studi idrografici e ambientali molto approfonditi che consentirono di affermare che il nuovo porto era localizzato tra due faglie non attive e che le condizioni geologiche favorevoli avrebbero facilitato i lavori di costruzione. Il terreno si compone, infatti, di materiale alluvionale, principalmente sabbia, con rare zone torbose, adagiate su uno substrato profondo costituito da roccia grigia (grovacca tedesca) e argilla. Questa conformazione geologica ha permesso di realizzare il terra-pieno senza un preliminare dragaggio e di utilizzare tutto il materiale dei precedenti dragaggi come materiale di riempimento. Parecchi milioni di metri cubi di sabbia sono dunque stati posizionati dietro 1700 m di dighe con altezza dai 3 ai 16 m e realizzate con materiali disponibili nelle zone adiacenti principalmente da sabbie protette da spesse rocce. Il consolidamento della struttura è stato ottenuto posizionando sul terra-pieno uno strato di due metri con materiale di riempimento, poi livellato per la realizzazione della pavimentazione.

La costruzione del nuovo porto in acque profonde è iniziata nell’ottobre del 2000 ed, in meno di due anni nel giugno 2002, Northport poteva già accogliere la sua prima nave. Il secondo attracco è stato completato solo qualche mese dopo la realizzazione del primo. L’opera è stata progettata e realizzata per un valore totale di 36 milioni di dollari (US), che includono un terrapieno di 50 ha (di cui 32 realizzati sul mare) e una banchina di 390 m di lunghezza.

La banchina è strutturata con due postazioni operative in grado di accogliere navi da carico di 65.000 tonnellate, 13 m di tiranti d’acqua e lunghezza che può arrivare fino a 230 m.

Passi costruttivi

Le palancole AZ36, lunghe 30 m, sono state infisse nel terreno sabbioso per 16 m, di cui gli ultimi cinque particolarmente compatti. Due pareti di sostegno, ciascuna di 15 m di lunghezza, collegano la banchina al riempimento retrostante. Le palancole AZ36 sono ancorate mediante tiranti da 26 m collegati a una paratia di palancole doppie AZ26 da 7,5 m di altezza. 

I tiranti in acciaio, forniti da Anker-Schroeder, sono costituiti da due barre da 60 mm di diametro e 13,45 m di lunghezza, assemblate mediante un manicotto filettato. Le trave di ripartizione ad U, sono state bullonate alle palancole con una squadra di sommozzatori che ha inoltre assicurato l’installazione dei tiranti. 
Tenuto conto della geologia del terreno e dalle profondità coinvolte, l’infissione delle palancole non ha creato particolari problemi. La parete principale è stata infissa da una piattaforma auto elevatrice Flexifloat S-70 mediante un vibratore PTC 50 HL montato su una gru P&H 5100. Nei casi di rifiuto alla penetrazione nello strato di sabbia compatta, si è proveduto all’infissione tramite martello idraulico Junttan da 9 tonnellate. L’allineamento richiesto è stato assicurato mediante una struttura composta da due guide distanziate di 8 m sorretta da tubi metallici infissi con la stessa attrezzatura prevista per le palancole. La guida così realizzata, consentiva l’installazione di nove coppie di palancole AZ36 alla volta con la metodologia del pannello per assicurare una buona verticalità. Le palancole AZ26 delle paratie d’ancoraggio non sono state infisse, ma semplicemente posizionate nel terrpieno e puntellate fino ad essere sufficientemente stabilizzate da entrambi lati con la sabbia di riempimento.

La durata del progetto è stata fissata a 50 anni, ponendo particolare attenzione alla protezione alla corrosione delle parti più critiche della paratia che coincidono con il livello dei tiranti. Le palancole sono state rivestite con due strati da 175 m di rivestimento epoxy sensa pece (Altra Tar) e i tiranti, una volta assemblati, sono stati rivestiti da un nastro Denso Ultraflex, mentre per i manicotti e stato utilizzate una camice termoretrattile.

Piani di sviluppo futuro

Fin dall'inizio, sono stati fatti piani per altri due ancoraggi da 14,5 m. La costruzione dell'ancoraggio n. 3 è iniziata alla fine del 2005 utilizzando una soluzione di palancole combinata fornita da ArcelorMittal. Con il terzo ormeggio, tutte le attività rimanenti a Port Whangarei sono state trasferite a Marsden Point nell'aprile 2007. La costruzione del quarto ormeggio avverrà quando l'aumento dei volumi portuali raggiungerà livelli fattibili.

Informazioni di progetto

  • Marsden Point, Whangarei Harbour Whangarei
  • Nuova Zelanda
  • 2000-2002 
    2005-2007
  • Committente
    Joint Venture Northport tra Northland Port Corporation, Porto di Tauranga e Carter Holt Harvey
  • Studio di ingegneria
    Beca Carter Hollings e Ferner
  • Contractor
    Fletcher Construction Company Ltd
  • Foto & Testo:
    ArcelorMittal Palancole