Campus Repsol a Madrid: un gigantesco telaio in acciaio definisce l’immmagine industriale e garantisce protezione solare

La nuova sede della compagnia energetica Repsol è un complesso moderno nel centro della capitale spagnola. Concepito come un campus universitario, esso consta di 4 edifici organizzati attorno a un giardino centrale. I giganteschi telai metallici che abbracciano gli edifici rendono il complesso emergente nel loro contesto. ArcelorMittal ha fornito le lamiere da treno utilizzate per i telai e i solai compositi.

Informazioni dettagliate

123.000 metri quadrati di uffici e spazi comuni, aperti, flessibili e attraversati dalla luce: la nuova sede di Repsol offre ai suoi 4000 lavoratori un ambiente di lavoro confortevole, più bilanciato dove la collaborazione e lo scambio di idee è centrale.

Ispirato dall’atmosfera collaborativa e di squadra che si respira nei campus universitari, gli architetti di Madrid Rafael de la Hoz e il suo team hanno progettato un complesso dove le linee orizzontali vincono su quelle verticali: l’edificio ha infatti solo 5 piani. De la Hoz è partito dal concetto del cortile centrale visto come il punto di incontro, di importanza sociale, come è avvenuto sin dall’epoca degli antichi romani che utilizzavano il patio o ancora durante il medioevo con i suoi chiostri, fino ad arrivare al concetto attuale dei campus.

E' stato in America che - dopo la seconda guerra mondiale - il concetto del campus universitario è stato applicato per la prima volta alla progettazione delle sedi aziendali. L’obiettivo è lo stesso - creare uno spazio per l’incontro e per le relazioni sociali e per trovare sinergie tra i diversi dipartimenti e gruppi d’affari. Senza dimenticare che edifici con una minore altezza creano una struttura meno gerarchica dei grattacieli.
 

Edifici alti solitamente sono considerati l’unica soluzione nel centro delle città, a causa dello spazio limitato a disposizione. Il fatto che Repsol possedesse questa enorme area nella parte sud di Madrid ha reso molto più facile realizzare l’idea della sede come campus. Le aree verdi invitano a passeggiare, gli edifici sono connessi da passerelle e passaggi.

Un altro importante criterio è stato il “Progetto per tutti”, che ha reso gli edifici accessibili al 100%, integrando anche le persone con ogni tipo di disabilità al fine di creare le stesse possibilità per tutti.

L'immagine industriale

Caratteristica di questo complesso sono i 105 giganteschi piloni metallici che abbracciano gli edifici. Questi archi o “costole” definiscono una immagine industriale per la compagnia energetica. Ciascuno di essi è alto 24 metri e pesa 50 tonnellate. 

Come parte della struttura, essi contribuiscono alla fisica dell’edificio: essi permettono di avere spazi interni aperti e flessibili e, allo stesso momento, permettono lo sviluppo di oltre 45.000 metri quadrati di facciata vetrata. Gli archi sono direttamente supportati dal basamento dell’edificio, il piano terra che ospita spazi comuni quali l’auditorium, gli spazi medici e il centro congressuale. 

Ma gli archi non hanno solo una funzione strutturale e estetica - essi rappresentano anche una soluzione a un problema molto comune in Spagna per via del clima: lasciano entrare la luce e non il calore. 

Le grandi “costole” infatti proteggono la facciata vetrata dal sole diretto, provvedendo a fungere anche da ombreggiature che non bloccano la luce.

ArcelorMittal ha fornito le lamiere da treno con cui sono costruiti gli archi e i solai compositi, per un totale di 20.000 metri quadri di lamiere d’acciaio del solaio Cofraplus.

L'interno e i giardini

Il progetto degli interni, realizzato da Estudio Rosselini, si allinea alla sfida della trasparenza e della apertura. Inoltre, gli spazi aperti per gli uffici sono situati vicini alle facciate, e gli arredi non ostruiscono la vista. Gli uffici individuali e le sale riunioni sono locate al centro di ciascun piano. A parte il cortile centrale, ci sono anche molte altre terrazze trattate a verde. 

Il giardino centrale, progettato dall’artista paesaggista Till Latzman, risulta cruciale nel concetto di campus e occupa circa un terzo della superficie totale. Una varietà di piante locali è stata inserita, insieme a pini e timi - tutte piante in grado di resistere al clima di Madrid. Una fonte attraversa l’area verde, concludendosi in una cascata vicino alla caffetteria.

Sostenibilità

Il Campus è progettato per essere sostenibile, evitando l’emissione di 22 tonnellate di CO2 all’anno. Il 100% dell’energia arriva da fonti rinnovabili, grazie ai 1.700 metri quadri di pannelli fotovoltaici. I parcheggi per biciclette e auto elettriche con stazioni per la ricarica sono disponibili, l’acqua piovana è immagazzinata per essere utilizzata per irrigare i 20.000 metri quadrati di giardino. L’obiettivo è di raggiungere la certificazione Gold LEED, l’efficienza energetica del centro sarà valutata nei prossimi mesi e anni.

Si tratta di un campus aziendale che, invece che spiccare, si vuole integrare nel contesto urbano. L’area attorno a Mendez Álvaro Street, un’area precedentemente industriale, è attualmente in corso di ristrutturazione, dove edifici per uffici e residenze sono in costruzione. Inoltre, era importante non togliere luce al contesto, cosa che è stato possibile ottenere con la altezza limitata dell’edificio.

Informazioni di progetto

  • Madrid
  • Spagna
  • Architetto
    Rafael de la Hoz
  • 2007 - 2013
  • Committente:
    Repsol YPF
  • Fotografo
    Repsol